Il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio sottolinea come in Italia si ricicli più del 70% di tale metallo; dato che colloca il Paese sul terzo gradino del podio a livello mondiale. Una percentuale particolarmente significativa se si tiene conto che, grazie al riciclo dell’alluminio, si risparmia il 95% dell’energia utilizzata per produrlo dalla materia prima.
E in quest’operazione di raccolta, ispirata all’economia circolare, bisogna considerare anche il peso specifico di un rifiuto sempre più comune e diffuso: la capsula del caffè.
Il progetto POSITIVE CUP
Già nel febbraio 2011 CIAL, Utilitalia e il Consorzio CIC avevano siglato un accordo con Nespresso Italia per lo sviluppo e la gestione del progetto POSITIVE CUP.
Il progetto, il cui accordo è stato rinnovato nel 2014 e nel 2018, prevede un programma suddiviso in tre fasi.
1. Raccolta delle capsule in alluminio usate presso i punti vendita Nespresso.
2. Trasferimento delle stesse presso un impianto di lavorazione per il trattamento e la separazione di alluminio e caffè.
3. Riciclo dell’alluminio in fonderia e della polvere di caffè presso un impianto di compostaggio. L’alluminio viene così riciclato al 100% e impiegato per produrre nuovi oggetti.
Re-Fè: l’apricapsule modulare
Da oggi il processo di divisione tra alluminio e fondi di caffè si fa molto più semplice e pratico, grazie a Re-fè: un innovativo apricapsule, riutilizzabile, riciclabile e riparabile, ideato dal giovane designer Federico Girotto.
Re-fè è uno strumento modulare composto da un vasetto in vetro e da un “coperchio” stampato in 3D in bioplastica compostabile.
Un riciclo fai da te
Le capsule del caffè impiegano circa 500 anni per decomporsi e difficilmente vengono riciclate. Ma Re-fè facilita il processo di raccolta. La separazione di alluminio e caffè è pressoché immediata, come si può osservare in questo video.
L’alluminio viene diviso dai fondi di caffè direttamente da casa o in ufficio, evitando dunque gli spostamenti verso i punti di raccolta. Così facendo il metallo delle capsule può essere agilmente differenziato nel relativo bidone e da qui può percorrere il tragitto precedentemente descritto per tornare a nuova vita.
Fonti: cial.it, ilgazzettino.it, re-fe.com
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