L’idrogonfiaggio degli pneumatici è fortunatamente al tramonto. Il riempimento delle gomme dei trattori con acqua è, infatti, una pratica controproducente, che deve appartenere unicamente al passato. Scopriamo perché.
False credenze
Si credeva che l’idrogonfiaggio impedisse lo slittamento. Il peso dell’acqua con cui erano riempiti gli pneumatici doveva fungere da zavorra per la trattrice, garantendo teoricamente una maggiore capacità di trazione e un minore slittamento.
Sicurezza a rischio
Ma così non è. Come sottolineano aziende di punta del settore agricolo, l’uso dell’acqua altera l’equilibrio funzionale degli pneumatici. L’acqua riduce in modo significativo la sicurezza operativa e soprattutto provoca danni ai mezzi, mettendone a rischio l’aderenza.
L’impiego dell’acqua è particolarmente svantaggioso per i modelli ad alta potenza, che possono raggiungere velocità pari a 50-60 km/h.
Risolvere con la tecnologia VF
Con l’idrogonfiaggio, si trascurano, infatti, importanti parametri di sicurezza, relativi alla dinamica di guida e alla trasmissione delle vibrazioni.
Inoltre, tale pratica è altamente dannosa per gli pneumatici VF, le cui prestazioni sono condizionate in modo significativo dall’acqua, in particolare per ciò che concerne il galleggiamento.
Oltretutto la tecnologia VF, da sola, assicura l’aumento delle capacità di trazione e la riduzione dello slittamento degli pneumatici.
Fonte: Agronotizie
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